Fuscaldo
Aggiornamento: 1 apr 2021
Altro centro della costa tirrenica cosentina è Fuscaldo, il cui centro è arroccato a circa 350 metri d'altezza dal livello del mare. Il nome del paese deriverebbe dal latino fons calidus, ‘fonte calda’ (in riferimento alle fonti termali presenti in zona) oppure secondo alcuni studiosi deriverebbe dal nome medievale di persona Foscoaldus. Ancora oggi, non esistono documenti che possono aiutare nella ricostruzione certa della sua nascita. Il territorio, però, risulterebbe popolato fin da epoche remote, tanto che, per la sua posizione, già difesa per natura, funse da punto di riferimento della popolazione fin dalla guerra greco-gotica.
Durante il periodo longobardo, la posizione del territorio, oltre che rifugio sicuro, era ideale per controllare a vista la valle del Vardaro (torrente che scorre a nord di Fuscaldo), una delle principali vie di comunicazione fra la costa e l'entroterra, in uso almeno dall'età romana. Nel 1110, vengono citati per la prima volta Sica e Umfredo di Bohon, rispettivamente moglie e figlio del defunto Roberto, primo signore del luogo di cui si ha notizia.
Nel 1204 fu infeudato ai Cosentini di Tarsia, per poi passare successivamente ai Del Poggio, ai Ruffo di Montalto, ai Marzano, fino a quando, nel 1496, ebbe inizio la dinastia degli Spinelli, che durò, quasi ininterrottamente, fino all'eversione della feudalità, nel 1806. Uno di essi, Salvatore Spinelli, fu il principale responsabile della strage dei Valdesi, che insanguinò la vicina Guardia Piemontese. I francesi, a principio del 1800, ne fecero un’università del cosiddetto governo di Paola. Mantenuta questa disposizione anche nelle successive riorganizzazioni amministrative della regione attuate col decreto del 1811 (istitutivo dei comuni e dei circondari), e dai Borboni, entrò poi a far parte dell’Italia unita.
Al nome di Fuscaldo, inoltre, è legato, secondo la tradizione storica, i natali della madre di San Francesco, Vienna da Fuscaldo, anche se, tali origini, sono diversamente contrastate da alcuni documenti recentemente ritrovati dallo storico dell’Ordine dei Minimi, Padre Rocco Benvenuto. A Fuscaldo, inoltre, è legata l’antichissima tradizione degli scalpellini che, in passato, ornarono con la loro arte numerosi portali del centro, e degli intagliatori di legno.
Tra le testimonianze storico-architettoniche figurano: i ruderi del quattrocentesco castello degli Spinelli, quale custode della storia della tragica sorte dei Valdesi, fuggiti alla persecuzione in terra piemontese e rifugiatisi in Calabria per lavorare le terre dei Marchesi Spinelli, anche qui dichiarati eretici; la chiesa matrice, cui non si ha notizia alcuna della sua fondazione, però è certo che essa esisteva già nel 1166, perché il 5 giugno di quell'anno, Riccardo Arcivescovo di Cosenza, ne consacrò l'altare maggiore in onore di San Giacomo Maggiore Apostolo; le porte urbiche della Croce e di Juso; i palazzi Vaccaro e Mazzei, del XVIII secolo; la casa Montesanti, con portale seicentesco, e una torre costiera di difesa, del 1500, in località San Giorgio.

Testo Maria Rosaria Sangineto
Foto Giovanni Carnevale