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Orsomarso

Aggiornamento: 1 apr 2021

Si trova ai piedi del monte Simara a 120 metri di altezza sul livello del mare e al di della confluenza nel Lao dell'Argentino, un fiume dalle acque limpide e trasparenti, un paradiso per i pescatori e per gli amanti del rafting. Il paese, centro principale del tema bizantino del Mercurion, è ricordato nel secolo XIII con il nome di Ursomacius, luogo dove un orso era solito rintanarsi in un bosco della famiglia Marzo o Marzio. Le sue origini però si fanno risalire ad epoca romana e veniva chiamato anche Albystron. Terra feudale della contea di Lauria, fu governata da vari signori, come il Brissac e Vespasiano Giovene, duca di Girasole.

Il centro storico, raccolto intorno alla TORRE DELL'OROLOGIO, il nucleo più antico del paese, incastonato nelle rocce della vallata dell'ARGENTINO, su un verde rigoglioso panorama dominato dalla macchia mediterranea e da pregiate varietà di orchidee. I suoi boschi di faggio, acero, carpino, frassino e agrifoglio ne fanno un'oasi naturalistica di incomparabile bellezza lungo le propaggini occidentali del Parco Nazionale del Pollino.

La presenza attiva dei basiliani è testimoniata dai resti archeologici di chiese e monasteri. Nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, una cappella medievale rifatta nel '600, si conservano preziose tele, quali le Sante incoronate da angeli, Cristo in trono tra i SS. Giovanni e Pietro, San Vincenzo Ferreri e devoti. Di rara bellezza gli otto altari di marmo policromo, del '700, e ancora l'organo dipinto e il coro di legno. Di gran pregio artistico gli affreschi del Colimodio sul soffitto del presbiterio. E nella sagrestia si conserva la pergamena del 1675 con miniature che raffigurano la Madonna col Bambino, San Giovanni Battista e altri motivi ornamentali. Da visitare anche la Chiesa del Salvatore, con le sue numerose tele di scuola napoletana, come Gesù percosso e la Sacra Famiglia, nel- l'abside. Nel presbiterio è perfettamente conservato il pavimento di maiolica colorata, mentre nella sacrestia fa bella mostra di sé, tra gli arredi sacri, l'ostensorio sbalzato d'argento del 700. Suggestiva la Grotta della Madonna, di fronte all'abitato, ricca di stalattiti. Di notte è illuminata e la statua della Vergine sembra proteggere questo paese così antico e dalla profonda spiritualità.






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